OT People: Leonardo Montemurro, tra sport, tecnologia.
OT People, la rubrica che mostra il dietro le quinte di OT Consulting.
I protagonisti? Le persone di OT, il cuore della nostra azienda.
Leonardo è uno sportivo, di quelli veri. Ama il calcio da sempre, ma negli ultimi mesi ha deciso di sperimentare con qualcosa di nuovo: una gara di Hyrox, un mix di corsa e workout che metterebbe alla prova chiunque. Allenarsi per lui non è solo una questione di forma fisica, ma un modo per liberare la mente, darsi degli obiettivi e affrontare le sfide con determinazione.
Un percorso tra economia e IT
Cosa ti ha portato a lavorare in questo settore? E perché hai scelto OT Consulting?
Ho studiato economia, ma sapevo che non volevo seguire la strada più tradizionale. Cercavo un ruolo dinamico, che mi permettesse di crescere e cambiare nel tempo. Quando ho scoperto il mondo IT e il ruolo del Business Analyst, ho capito che era ciò che faceva per me. OT è arrivata nel momento giusto: mi ha dato l’opportunità di lavorare in un ambiente dove si respira fiducia, apertura e autenticità.
Il ruolo di Leonardo in OT Consulting
Qual è il tuo ruolo in OT e quali sfide affronti ogni giorno?
Lavoro come Business Analyst in ambito bancario. Mi occupo di raccogliere i requisiti dei nostri clienti nell’ambito di progetti o sviluppi da realizzare. In pratica, aiuto il cliente a definire i bisogni lato business, li interpreto e li trasformo in analisi funzionali. Lavoro a stretto contatto con il team di sviluppo e insieme traduciamo questi bisogni in soluzioni concrete, rispettando tempi e obiettivi del progetto. È un lavoro di squadra che richiede ascolto, precisione e tanta collaborazione..
Un progetto di successo
C'è un progetto di cui vai particolarmente fiero?
Uno degli ultimi progetti a cui ho lavorato è stato anche uno dei più sfidanti. È stata la prima volta in cui mi sono trovato a gestire il lavoro in modo più ampio, non solo come analista ma seguendo l’intero processo operativo. Non sono mancati gli imprevisti, ma grazie all’impegno del team siamo riusciti a rispettare le scadenze e a raggiungere l’obiettivo. La soddisfazione più grande? Sentire che il cliente ha apprezzato il risultato e riconosciuto il lavoro fatto insieme.
Cosa ti piace di OT in tre parole?
Rapporti, flessibilità e fiducia. In OT si può essere se stessi. Impegno, autenticità e voglia di fare sono i tre ingredienti più importanti per crescere qui.
Dacci un consiglio
Quali competenze ritieni fondamentali per chi lavora nel tuo campo?
Saper ascoltare e organizzarsi bene. L’empatia è fondamentale, soprattutto perché interagiamo tutti i giorni con persone. Poi, ovviamente, serve tanta curiosità e voglia di imparare: gli strumenti si possono apprendere, l’attitudine invece fa davvero la differenza.
Uno sguardo al futuro
Come vedi il futuro delle banche e di OT Consulting?
Le banche stanno cambiando e credo che la Digital Transformation continuerà a giocare un ruolo centrale. Ci sarà sempre più spazio per l’automazione e per l’intelligenza artificiale, soprattutto nei processi ripetitivi. OT può avere un ruolo da protagonista in questa evoluzione, perché unisce spirito innovativo, concretezza e una cultura aziendale basata sulle persone. Questo mix può davvero fare la differenza.
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